LA FANTASIA MOTORE NELLA SCOPERTA DI MATERIALI ECOSOSTENIBILI ED ECOCOMPATIBILI
In un mondo consumistico, divoratore onnivoro di materie prime e sprecone di risorse naturali, la scoperta di nuovi materiali a basso costo, con proprietà simili o addirittura migliori di quelli tradizionali e con caratteristiche particolari nel loro uso, è la nuova frontiera da valicare per una società che abbia come obiettivo principale la sostenibilità ambientale, senza necessariamente ricorrere a ricette di decrescita o involuzione.
La tecnologia dei materiali oggi riveste
un ruolo importantissimo nel panorama dello sviluppo sostenibile facendo in
modo di ridurre i consumi sia di materie prime e sia di energia nella fase produttiva, oltre a
rendere effettiva la possibilità di ricorre all’uso di scarti di lavorazione di
altri prodotti in modo che questi non finiscano in discarica, al macero o
bruciati inqualche inceneritore.
Con una buona inventiva (la
creatività è il motore per un mondo diverso) ed una attenta osservazione della natura che
ci circonda, ma anche con l’ausiolio di buoni tecnici e ricercatori, si arriva
a realizzare prodotti, materiali od oggetti che sembrano provenire dal mondo
dei cartoni animati.
“Orange fiber” è l’esempio di
tutto ciò. Dall’idea di due ragazze siciliane, studentesse fuorisede nella
Milano della moda, nata in una chiacchierata della cucina di casa, si è arrivati
ad ottenere uun filato ricavato dalla lavorazione delle bucce di arancia. Un
filato che oltre a risolvere il problema del disfacimento di uno scarto di
lavorazione per una industria che negli ultimi anni è in difficoltà, come il settore
agrumicolo siciliano, è salutare per il nostro corpo, rilasciando sulla pelle di
chi lo indossa olii essenziali e vitamine.
Utilizzando la cellulosa delle
bucce di arancia (scarto della spremitura) attrverso l’uso delle
nanotecnologie, ed ecco come la tecnologia può risolvere i problemi della
nostra società senza ricorrere a involuzioni, i laboratori del politecnico di
Milano hanno permesso la fattibilità di una idea forse all’inizio un po’ troppo
fantasiosa (per i più), consentendo la nascita di una Start-Up che ha portato
ad una vera azienda made in Italy.
Con una rete di esperti nei vari
settori e con una sapiente ricerca di capitali per finanziare l’idea, anziché vendere il brevetto a qualche azienda
multinazionale, le due ragazze hanno creato una azienda tutta loro nella loro
terra di origine.
Per saperne di più:
- il sito dell'azienda: http://www.orangefiber.it
- la storia dell'invenzione: da un'articolo di repubblica Scienze
- l'incubatore aziendale: Trentino sviluppo
Nota:
per chi trova altro materiale..... Linkatelo nei commenti.
PRENDERE ESEMPIO..... ACCENDERE LA MENTE
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